Verso l’infinito e oltre: come accendere l’esperienza di apprendimento
“Verso l’Infinito e oltre” è quel desiderio di trasumanare che sin da bambini ci spinge in alto, verso le stelle. Oltre quello che siamo, c’è qualcosa di più lontano. Per questo possiamo andare ancora oltre.
Vi proponiamo un laboratorio intensivo che spiega come realizzare AccendiDante, il progetto d’innovazione e sperimentazione digitale sulla Divina Commedia, nato per gli Istituti Scolastici di Secondo Grado con il patrocinio morale della Società Dante Alighieri e che sarà presto esteso ad alcuni Istituti Scolastici di Primo Grado, con un rafforzamento del carattere interdisciplinare ed intergenerazionale dell’esperienza.
Raccordare gli studenti liceali ai ragazzi delle Medie, attraverso il testo più denso e complesso della nostra storia, sarà il nostro andare Oltre. Su questo vorremmo ragionare con docenti, formatori, creativi, educatori, esperti di qualsiasi provenienza. Parleremo di pensiero critico e digitale, pensiero divergente, gruppi e Bot Telegram, ricerca di contenuti pertinenti, brainstorming, facilitazione visuale, convergenza.
Cos’è Accendidante
Accendidante promuove l’innalzamento della poeticosfera e dell’affascinazione letteraria, attraverso l’innovazione digitale vissuta in gruppo ed in prima persona, a scuola. È un attraversare la Divina Commedia come atto quotidiano, allo stesso livello del mangiare, dell’amare e del soffrire. Con uno smartphone, perché sia un’esperienza possibile della lingua, che rende più viva l’esperienza della vita.
La Divina Commedia è trattata come un vicino mistero ed un paesaggio vivente, che ha a che fare con la singolarità degli individui e con la riflessione comunitaria.
Dante viene interrogato con il Divinacommediabot ed entra in chat. La finalità è accendere le parole delle Commedia. Lo fanno gli studenti, perché la vita dei ragazzi, a scuola, è accesa. L’esperienza scolastica che vogliamo provocare è intergenerazionale. Funziona come una staffetta artigiana dell’innovazione testuale e dello scambio di competenze, fra abilità tradizionali di ricerca e capacità d’uso delle tecnologie digitali.
Il senso è generare esperienze di apprendimento, tramite la ricerca in Telegram, la condivisione di file e la ricerca online finalizzata, in cui la conoscenza intellettuale è sempre alla meta ed è sempre contenta di sé. Il principio formativo del progetto è ispirato dalla natura aristotelica del percorso conoscitivo di Dante. Non è uno il sapere, ma è molti. E compiuto l’uno di sapere, viene l’altro, perché quella conoscenza io l’ho raggiunta e sono contento. Quando acquisisco un sapere non sono insoddisfatto. Quello è. Sono giunto. La conoscenza non è un interminabile andare, ma un susseguirsi di porti. E in ognuno di questi porti sento la potenza del mio intelletto. La mia capacità di conoscere si soddisfa. C’è un altro porto e un altro ancora. Sono scoperte che si succedono. L’Opera somma di Dante è un mare dai molti porti: un testo aperto alle intersezioni con altri mondi letterari.
Si sperimenta dentro la classe e si arricchisce la comunità del BOT. Un passo dopo l’altro, un sapere dopo l’altro. Per comprendere e aprire la poesia che è dentro le persone, rilasciando un singolo Canto, conclusivamente arricchito dalla classe come nuovo paesaggio.
L’applicazione in Telegram divinacommediabot, la ricerca sulle pertinenze in rete e l’uso consapevole di documenti condivisi, tracciano un cammino personale e di comunità, fondato sull’affascinazione letteraria, che apre nuove modalità di viaggio nei testi letterari. Senza vincoli di rigore scientifico, ma con una volontà di pertinenza nella costruzione di connessioni visionarie, di affinità poetiche ed elettive, di legami dello spirito, discutibili e imperfetti, ma convincenti, con la guida concertativa dei docenti presenti in aula. La Divina Commedia è il testo vissuto come luogo dei destini incrociati, con collegamenti nuovi e vivi, che suggeriscono strade e che aprono mondi. Il testo diventa “con-testo”: un meccanismo futuro, ripercorso a più mani, per forza di nuove finestre e connessioni. È un salto verso l’Oltre per la didattica, verso la generazione combinatoria di nessi testuali fondati sulla passione delle persone. Il gruppo classe e la comunità fuori in rete, accettano con il bot la finitezza e gli imperfetti risultati, ma riconoscono una pratica in cui la scuola è un laboratorio primario d’innovazione cognitiva condivisa.
La struttura del format di progetto, che viene analizzata e ricostruita nel laboratorio con i partecipanti, richiama le pratiche della classe capovolta, con un avanzamento sul piano dell’interdisciplinarietà e della cooperazione fra istituti di grado diverso, mediante l’intersezione fra strumenti web, applicazioni digitali, facilitazioni visuali, costruzioni di flussi cognitivi a più voci.
Questi sono gli obiettivi che vorremmo raggiungere, verso l’infinito e oltre:
- alleanze fra studenti e docenti di ordini diversi, per la costruzione di esperienze interdisciplinari di conoscenza fra pari;
- intersezioni controllate da un team scientifico interdisciplinare di docenti di ordini diversi, fra Divina Commedia e testi di varia provenienza;
- connessioni tra argomenti disciplinari diversi con contenuti semplificati, secondo una qualità composita della pertinenza;
- ragionamenti sull’affidabilità di collegamenti e siti web;
- la percezione dei canti della Divina Commedia come paesaggio orizzontale di testi e relazioni, generato in una comunità diversificata;
- un apprendimento collettivo fondato sull’innesco di relazioni emozionali e sinestetiche;
- la pratica dell’ascolto attivo attraverso il brainstorming ed il pensiero divergente.
Fedele Congedo
Francesco Piersoft Paolicelli
Fedele Congedo è architetto e relational designer, progettista e facilitatore di processi decisionali inclusivi, è consulente per lo sviluppo locale e per l’innovazione dei territori. Per edizioni la meridiana ha scritto un contributo nel libro “Coltivare Partecipazione. Esperienze e processi partecipativi raccontati da AIP2” (2020) a cura di Susan E. George e Chiara L. Pignaris.
Francesco Piersoft Paolicelli è esperto formatore per il coding negli Istituti scolastici italiani e formatore opendata e opengov per la PA. Attivista digitale su OpenStreetMap e sviluppatore Telegram. Civic hacker.