Sabina Santilli e la Lega del Filo d’Oro
L’indipendenza per i sordociechi coincide con il loro massimo inserimento nel contesto sociale. Sabina Santilli e la Lega del Filo d’Oro rendono possibile questo dal 1964, grazie all’azione di molteplici volontari che valorizzano e sostengono costantemente le persone sordocieche. Fondatrice dell’associazione e promotrice di un cambiamento radicale nel modo di vivere e considerare questa duplice disabilità è Sabina Santilli. La sua storia è raccontata nel libro “Le mie dita ti hanno detto. Sabina Santilli e la Lega del Filo d’Oro” di Sara De Carli.
L’obiettivo del lavoro di Sabina Santilli
L’obiettivo del lavoro di Sabina Santilli nella Lega del Filo d’Oro è stato mettere le persone sordocieche al centro della propria vita, rendendole capaci di interpretare i problemi che loro stessi vivono e studiare le soluzioni più adatte a questi. Perciò decise nel 1950 di scrivere in Braille a tutti i sordociechi che conosceva e cercò di scovare quelli di cui nessuno sa nemmeno l’esistenza per creare una rete di amicizie, di condivisione e esperienze. La stragrande maggioranza delle persone sordocieche era infatti abbandonata a se stessa, nell’isolamento più assoluto, nell’immobilità e nella frustrazione, che a lungo andare porta atrofia fisica e psichica. In particolare, erano considerate un peso per la società perché prive di una rieducazione alla loro condizione e di un facile mezzo per intendersi e perciò tenute nascoste, chiuse in casa e da sole.
Autonomia e inclusione: le origini della Lega del Filo d’Oro
Sabina Santilli suggeriva ai suoi amici di penna di non aspettare che una legge imponesse a qualcuno di andare a istruirli, ma di cercare autonomamente qualcuno che insegnasse loro a usare la macchina da scrivere. Inoltre, si era inventata un sistema di carta pieghettata da mettere sotto il foglio per sentire delle guide per scrivere dritto. Così, le persone sordocieche, rimaste fino ad allora isolate, attraverso la scrittura riuscirono a esprimere i propri pensieri in maniera chiara e semplice, a dare o ricevere aiuto e a spronarsi ad avere nuovi interessi. Risultati che ispirarono Sabina Santilli nella fondazione della Lega del Filo d’Oro, nata nel 1964 per raggiungere e sostenere un numero sempre più grande di persone sordocieche, considerando la loro specifica situazione di disabilità, profondamente diversa dalle altre, un punto di forza per l’inclusione nella società.
LE MIE DITA TI HANNO DETTO
Sabina Santilli e la Lega del Filo d’Oro
di Sara De Carli