«Erano gli anni di inizio di episcopato di don Tonino Bello capace di coinvolgere e valorizzare talenti e percorsi di vita in un processo di rinascita fortemente radicato nelle proprie radici e capace di guardare oltre i propri limiti e verso orizzonti comuni.»
– Quindici Molfetta (Leggi di più)
«Con e non contro. Dal basso. Processi e non solo progetti, libri utili e necessari: questo è il senso che si dispiega nelle collane e nei singoli titoli, la tensione editoriale che si misura nella scelta e nelle proposte ma anche nella capacità di coinvolgere da sempre autori e lettori nell’idea che la cultura sia un elemento necessario per migliorare la vita di ognuno e delle comunità. Sperimentazione e audacia.»
– Molfetta Live (Leggi di più)
«Formazione, educazione alla bellezza, spiritualità critica, attenzione al sociale: edizioni la meridiana, la casa editrice fondata dai giovani di don Tonino Bello, compie 30 anni.»
– TV2000 (Guarda il servizio)
«Compie 30 anni la casa editrice “La Meridiana”, nata a Molfetta negli anni di Don Tonino Bello, indimenticato vescovo della città.»
– Telenorba (Guarda il servizio)
«Tra le file degli insegnanti si trova un po’ di tutto: il burocrate e l’annoiato, l’appassionato e il tiepido, lo zelante dei programmi e lo sperimentatore-sognatore. Davide Tamagnini e Lucia Suriano vanno ascritti a quest’ultima categoria.»
– Madre (Leggi di più)
«”Educare alla felicità” è un percorso di formazione finalizzato a portare nelle scuole pratiche di Educazione alla Felicità, intesa come condizione di “BenEssere” di docenti e alunni che favorisca e migliori l’apprendimento, attraverso un ampio e articolato supporto metodologico.»
– Il Fatto Molfetta (Leggi la segnalazione)
«Il 15 e 16 settembre le edizioni la meridiana convocano a Molfetta il mondo dell’educazione con un momento di formAzione suddiviso in due momenti plenari, 13 laboratori formAttivi, 6 speech esperienziali, 2 momenti plenari con 27 tra relatori, formatori e facilitatori.»
– Quindici Molfetta (Leggi la segnalazione)
«Sembra un po’ una provocazione mettere al centro della formazione parole come umano, meraviglia, bellezza, immaginazione, speranza in un tempo dove si richiedono a chi educa competenze tecniche e valutative.»
– Molfetta Live (Leggi di più)
«Le competenze emotive e sociali sono educabili e il libro di Davide Antognazza ci aiuta a renderle concrete e vive nei nostri contesti. È possibile utilizzare questo libro come una mappa, che aiuta a esplorare e percorrere questi territori. Secondo il libro non occorre applicare un programma per essere educatori emotivamente competenti, ma occorre porsi degli obiettivi chiari, perseguirli coerentemente e permeare le caratteristiche relazionali della propria professione di insegnanti con consapevolezza e competenza emotiva.»
– ADI – Associazione docenti e dirigenti scolastici italiani (Leggi di più)
«Il testo unisce al rigore scientifico, dato dalla descrizione di risultati di esperienze già condotte a livello internazionale, la descrizione di una serie di attività che possono essere realizzate principalmente in classi della scuola dell’infanzia e primaria, o in gruppi che hanno a che fare con bambini che frequentano queste classi, fornendo comunque spunti per poter educare alle emozioni anche nella scuola secondaria.»
– Minori.it – Centro Nazionale di Documentazione e Analisi per l’Infanzia e l’Adolescenza (Leggi di più)
«Il titolo del libro, agile e dal taglio divulgativo, parte da un “problema” teologico: se Dio in quanto divinità non ha sesso, è maschio o femmina? La risposta è nella Scrittura, perché, ha spiegato Zorzi, “la Bibbia è stracolma di metafore che danno a Dio caratteristiche sia maschili che femminili”. Si può parlare di Dio attraverso l’esperienza umana e dunque possiamo attribuirgli o attribuirle immagini sia maschili (il padre, il salvatore …) sia femminili (la madre, la sapienza …), anche se la cultura prevalente, fortemente patriarcale, che ha elaborato i testi sacri e li ha studiati fino al secolo scorso, ci fa sembrare ciò un po’ strano.»
– BitontoTV (Leggi di più e guarda il video)
«Cinque anni fa ha lasciato la clausura iniziando a occuparsi, come teologa, degli studi di genere. E quando la polemica sul cosiddetto gender è scoppiata con tutto il suo clamore, ha trovato una Chiesa piuttosto impreparata a reggere la botta e, soprattutto, a rispondere a quello che chiama un grande “fraintendimento”.»
– Emilia Romagna Mamma intervista Selene Zorzi (Leggi di più)
«Nel pieno risveglio degli studi di genere i credenti si chiedono: di che genere è Dio Padre? Una definizione che di per sé suggerisce l’idea che Dio sia Maschio ed è così che ce lo siamo sempre immaginati, maschio, vecchio, con la barba e i capelli bianchi. Selene Zorzi in questo libro specifica per quale ragione questa cosa non si può dire, perché Dio non ha sesso nel modo in cui noi intendiamo il sesso, e come invece la sua immagine vada identificata con una relazione, un’energia affettiva in movimento.»
– Noi siamo Chiesa (Leggi di più)
«Il punto iniziale della riflessione è Gen 1,27-28, che pone con chiarezza almeno due domande: che cosa Dio rivela di sé nell’umanità creata maschio e femmina? Dalla vita concreta dei maschi e delle femmine, cosa possiamo capire di Dio? Si tratta, quindi, di costruire un’antropologia teologica che aiuti l’uomo di oggi a fiorire nella sua pienezza, nella sua complessità, a partire dall’essere una umanità composta da maschi e femmine. La parola decisiva per rispondere alle due domande è la parola relazionalità.»
– Rivista di Teologia dell’Evangelizzazione, anno XXI numero 42 (Leggi di più)
«Il libro di Zorzi è soprattutto un’appassionata difesa della differenza: nella riflessione sulla differenza sessuale Zorzi riconosce un’espressione e una prospettiva privilegiata a partire dalla quale riflettere su qualsiasi ulteriore differenza.»
– Viandanti.it (Leggi di più)
«Benyamin Somay è nato in un piccolo villaggio del Kurdistan Iraniano, nel 1987. Cresciuto in una famiglia di pastori ha lavorato fin da ragazzo come fornaio, all’età di ventidue anni, dopo l’arresto di un amico, ha dovuto lasciare il suo paese per mettersi in salvo in Europa. La sua passione per la giustizia e la libertà lo ha convinto a scrivere la storia della sua vita.»
– Brindisi Report (Leggi di più)
«Il libro è una poesia dolcissima. Andrebbe distribuito in tutte le scuole, fatto leggere a tutti. Educa a quella convivialità delle differenze che è il nome necessario della pace, come appunto ci ricordava in vita don Tonino Bello.»
– Huffington Post (Leggi di più)
«Scorrono le storie vere dietro i nomi e le foto segnaletiche riportate dalla cronaca nera. Le voci di uomini, padri, figli e mariti, intervistati e raccontati dall’autrice attraverso lo strumento del reportage giornalistico, a metà strada tra intervista pura e racconto, senza rinunciare a quella dose di compassione intesa nella sua accezione filosofica più profonda, ossia come “partecipazione al dolore”.»
– Foggia Città Aperta (Leggi di più)
«Come ha spiegato la giornalista Annalisa Graziano, questo lavoro “nasce da una lunga chiacchierata con il direttore della Casa Circondariale di Foggia, Mariella Affatato. […] Ho pensato di raccontare la vita e le vite dentro. ‘Colpevoli’ è un viaggio nelle sezioni dell’Istituto Penitenziario foggiano, tra le celle, le aule scolastiche, i passeggi, nella cucina e in tutti i luoghi accessibili.”»
– Foggia Reporter (Leggi di più)
«“Colpevoli”, dunque, non è soltanto una didascalia da incollare sulla soglia delle porte sbarrate. E’ anche e soprattutto uno stimolo per costruire legalità, partendo dal luogo dove l’illegalità si concentra per antonomasia.»
– Il Megafono (Leggi di più)
«Numerose le vite che si intrecciano tra sbarre e pezzi di cielo. Ci sono il 22enne Luigi, che ha iniziato a rubare per pagare le bollette, e Gerardo, che ha incrociato lo sguardo di una detenuta della sezione femminile e si è innamorato “dentro”. Non mancano pagine drammatiche, come quelle che danno voce a Carmine, che alle spalle ha una vita piegata dalla dipendenza.»
– Osservatorio Diritti (Leggi di più)
«Il libro è una guida per i genitori che si ritrovano nella condizione di “tardivi digitali”, cioè di adulti in qualche modo spiazzati da modi di comunicare, linguaggi, gesti e ritualità dei figli che non comprendono più.»
– Giornale di Brescia (Leggi di più)
«Essere Genitori 2.0 significa – per l’autore – saper valorizzare le opportunità e le enormi potenzialità del mondo tecnologico ma soprattutto saperlo governare e non esserne governati. Serve anche per evitare che i nuovi pollicini, lasciati soli da noi adulti nella scoperta di questi nuovi mondi e modi, si perdano nel bosco e si debbano arrangiare da soli ad uscirne o difendersi dai lupi. Se non ci siamo noi adulti e genitori alla guida di questo viaggio è partita persa per loro e per noi!»
– L’Adigetto.it (Leggi di più)
«Lo abbiamo pensato come guida per i genitori che vogliono aiutare i figli a crescere in questo nuovo mondo tecnologico e digitale che stiamo consegnando loro. Lo abbiamo voluto in formato cartaceo e in e-book perché pensiamo che sia dovere dei genitori attrezzarsi ed essere pronti a questa nuova sfida educativa.»
– Officina del Benessere (Leggi la segnalazione)
«”Non a caso” è il titolo del volume edito da ‘la Meridiana’ e curato da Daniela Marcone, vice presidente nazionale di Libera che raccoglie storie legate alle vittime pugliesi della mafia, scritte in forma di reportage o romanzate da noti scrittori pugliesi (tra questi, Nicola Lagioia). La presentazione del volume, nella seconda giornata di ‘Questioni Meridionali’, è stata l’occasione per favorire una riflessione generale a seguito dei gravi fatti di sangue verificatisi nelle ultime settimane nel territorio Foggiano.»
– Foggia Today (Guarda l’intervista)
«Il libro “Non a caso” […] nasce dall’esigenza morale di cominciare a costruire ed avere memoria comune delle vittime pugliesi di mafia. Non sono poche. Alcune uccise nella loro stessa città, altre in città dove lavoravano a fianco di nomi noti delle lotte alle mafie.»
– Gazzetta del Mezzogiorno (Leggi di più)
«Certo non deve essere stato facile scegliere quali storie di mafia raccontare. Deve essere stato difficile discernere perché tutte, ciascuno a loro modo, costringono ad una piccola pausa di riflessione dalla routine quotidiana che fa male. Soprattutto perché, come dice l’autrice nell’Introduzione, la mafia, l’infiltrazione mafiosa, qui in Puglia è ignorata, sembra una mafia di serie B.»
– Odysseo.it (Leggi di più)
«Gabriella Genisi nel libro “Non a caso” immagina un’amicizia tra due vittime innocenti della mafia: Fazio, ucciso a Bari vecchia, e Marchitelli, colpito da un proiettile a Carbonara.»
– La Repubblica (Leggi di più)
«Il testo […] ha proposto ai 120 piccoli scrittori la possibilità di attraversare tutte le tappe della gestazione di una storia (incontro con l’autrice, scrittura creativa, rapporti con la casa editrice e laboratori didattici di redazione testuale) fino alla pubblicazione del racconto. Filo rosso della narrazione è la riflessione sui diritti del fanciullo nella storia di due piccoli amici, ambientata nella città di Molfetta.»
– Molfetta Live (Leggi di più)
«Punto di riferimento è stato il bellissimo libro “Il bambino del peschereccio”, scritto dagli alunni dell’Istituto nell’anno scolastico 2016/2017. La storia, ambientata nella città di Molfetta, mette in risalto le bellezze del nostro patrimonio artistico e culturale e affronta il delicato tema del rispetto dei diritti dei bambini. La continuità didattica tra i diversi ordini di scuola è un requisito essenziale per un’azione educativa attenta ai bisogni degli alunni che si concretizza nella scuola come luogo di incontro e di crescita di persone, è pertanto uno dei pilastri del processo educativo.»
– Molfetta Viva (Leggi di più)
«Un libro che nasce da un’esperienza pluridecennale di aiuto alla fragilità, in prima linea con senza tetto, bambini abbandonati e tossicodipendenti. Una raccolta di storie, non solo sfortunate, ma anche di riscatto e di forza, da cui nascono emozioni forti, riflessioni sulla vita e sul senso profondo dell’avventura umana.»
– La Stampa (Leggi di più)
«Il libro raccoglie una selezione di storie, riflessioni, versi e stralci di discorsi ufficiali che abbracciano un arco temporale di decenni. Materiale “emotivo” riportato, non secondo un criterio cronologico, ma con giustapposizioni tematiche che alternano i pensieri ai ritratti ispirati a vicende reali.»
– Radio Incredibile (Ascolta l’intervista)
«Dopo tanti anni, ora, con estrema discrezione, Cicchi ha voluto dare voce ad alcune delle persone che sono passate per la comunità o l’hanno anche solo sfiorata, con diversi destini. A volte le tracce arrivano per un loro spontaneo disegno: lettere, piccoli fogli di carta sgualciti, spesso scritti dal carcere da ragazzi o ragazze che sono passati dalla comunità e che hanno mantenuto un legame.»
– Vita (Leggi di più)
«“Educare alla Meraviglia” riscrive le ragioni e i principi dell’educazione, mettendola al centro di una “rivoluzione della gioia” in cui imparare, formarsi e conoscere siano guidati dal piacere, dalla curiosità, dalla bellezza, dalla creatività e soprattutto dalla meraviglia e dal rispetto per ciò che ci circonda. Trasformare radicalmente il nostro sistema educativo può infatti essere la sola chiave per il futuro della specie umana.»
– Spiritualità del Creato.it (Leggi la segnalazione)
«Parimenti parte dal presupposto di offrire a tutti (tutte le menti) pari possibilità di accessibilità alla lettura e dunque alla conoscenza, premessa irrinunciabile per un esercizio attivo della cittadinanza. Proprio perché cresco è la risposta al bisogno da parte dei ragazzi di avere strumenti (in questo caso libri) adatti alla loro età e simili nei contenuti ai libri dei loro coetanei.»
– Bandiera Gialla (Leggi la segnalazione)
«I primi due libri saranno “Il diario di Anna Frank” e “Dracula” di Bram Stoker. Saranno “inbook”, libri in simboli, costruiti attraverso un adattamento e una traduzione – in simboli appunto – del testo scritto.»
– Corriere del Mezzogiorno (Leggi di più)
«L’esistenza degli Inbook sino ad ora è stata confinata solo a quanti ne sono entrati in contatto casualmente. Un lavoro di rete molto importante è stato fatto dalle biblioteche civiche della Lombardia e questo ha favorito la conoscenza e la lettura degli Inbook solo all’interno di quell’area geografica.
Su questa tipologia di testi, l’editoria italiana non ha molto investito e quando ha deciso di farlo si è rivolta soprattutto ai bambini. La casa editrice La Meridiana ha lanciato un progetto di crowdfunding, su Produzioni dal Basso, con lo scopo di sviluppare i libri InBook favorendone l’accessibilità ai giovani lettori/adulti.»
– Kid Pass (Leggi di più)
«Gli inbook non sono inediti in Italia, ma finora sono stati libri per bambini o albi illustrati, mai testi per adolescenti o giovani adulti. Una sfida raccolta da Edizioni La Meridiana, casa editrice con sede a Molfetta (Bari) che, insieme al Centro documentazione handicap/Accaparlante di Bologna e all’associazione Arca Comunità “L’arcobaleno” onlus di Granarolo (Bologna) e con la supervisione del Centro studi inbook di Milano, ha dato il via a un crowdfunding per la nascita della collana “Parimenti… proprio perché cresco”.»
– Redattore Sociale (Leggi di più)
«La collana si chiamerà “Parimenti… proprio perché cresco”, e nasce da un progetto condiviso tra edizioni la meridiana, casa editrice pugliese con 30 anni di attività alle spalle, il Centro Documentazione Handicap/Accaparlante di Bologna e l’Associazione Arca Comunità “l’Arcobaleno” Onlus di Granarolo – Bologna. Ha lo scopo di sviluppare libri Inbook favorendone l’accessibilità a un pubblico di lettori giovani-adulti fino ad ora non raggiunti da alcun editore.»
– Leggo Facile.it (Leggi di più)
«Libri fatti non di lettere, parole e illustrazioni ma di simboli universali e comprensibili a tutti: sonogli inbook, testi pensati per essere accessibili anche a chi ha difficoltà di apprendimento, disabilità cognitive o linguistiche. Codificati secondo la comunicazione aumentativa, i simboli contenuti nelle loro pagine creano un linguaggio comprensibile a chiunque, in modo che tutti possano accedere ai contenuti del testo e acquisire la conoscenza in modo autonomo.»
– SuperAbile.it (Leggi di più)
«La novità è anche nel nome: “Inbook”. Di cosa si tratta? Sono libri in simboli, costruiti attraverso un adattamento e una traduzione in simboli del testo scritto affinché, attraverso il continuo rimando all’immagine, il lettore (bambino, ragazzo, adulto) con difficoltà di apprendimento, possa essere facilitato nella comprensione di quanto l’adulto racconta. È un progetto lanciato da le edizioni la Meridiana, una casa editrice di innovazione culturale, insieme all’ Associazione “Centro Documentazione Handicap” Accaparlante e alla Comunità L’Arca L’Arcobaleno.»
– Vita.it (Leggi di più)
«[…] il Concilio Vaticano II, ma anche Sarajevo, la Guerra del Golfo e gli sfrattati in Episcopio, la malattia e la morte, la squadra portata in campionato, la sua nascita ad Alessano negli anni della guerra e la sua morte a Molfetta, tengono il filo del racconto ma non dicono di lui soltanto. Raccontano di come “le speranze del mondo presero posto in prima fila” finalmente viste da qualcuno. E quel qualcuno era lui: il prete salentino, poi vescovo di Molfetta e presidente di Pax Christi.»
– AngeliPress.com (Leggi di più)
«Oltretutto è questo: una biografia delle vite che hanno in modi diversi incrociato la vita di don Tonino Bello. Una biografia che sente il tocco delle sue scelte, del suo impeto, del suo amore verso l’altro, della cifra che lo ha reso e rende unico e prezioso ancora oggi per tanti. Quelli che c’erano allora e quelli che casualmente lo hanno ‘sentito’ dopo attraverso i racconti di altri o i suoi scritti.»
– don Tonino Vescovo.it (Leggi la segnalazione)
«”Il 7 dicembre del 1992, il vescovo e altri 500 volontari si imbarcano da Ancona su una nave, per fare un pellegrinaggio a piedi a Sarajevo.”»
– La Gazzetta del Mezzogiorno (Leggi l’estratto)
«Il libello in parola, incapsulato da un titolo emblematico, “Oltretutto”, che ne descrive il canovaccio, è stato scritto da Michele Santeramo e potrebbe essere, in buona sostanza, una specie di monologo (e qui si erge maestosa l’esperienza di autore teatrale di Santeramo) quanto mai accattivante. Risulta infatti di lettura immediata ed estremamente realistica, con imperniatura basata più che sulla biografia di don Tonino (oramai giunta quasi a saturazione), sulla sua vita o meglio su quello che è accaduto e tutt’ora accade alle vite degli altri, grazie all’incontro col vissuto del vescovo di Molfetta.»
– Inondazioni.it (Leggi di più)
«Non un libro su don Tonino, ma un racconto tra il reale, surreale e la finzione, dove l’amato vescovo della Diocesi di Molfetta è quasi una “comparsa”, ma una comparsa che sa conquistare i cuori e gli animi di quanti lo hanno conosciuto e continuano a conoscerlo. Alla fine “sono vite che cambiano le vite”, dice l’autore al termine del suo racconto. Non una biografia nuda e cruda, ma un turbinio di parole, quasi da confondersi, da portare in un vortice che richiede costante attenzione, ma che racchiudono momenti, giornate, atti precisi compiuti da don Tonino.»
– Molfetta Viva (Leggi di più)
«Palmieri e Grassilli raccontano questa volta storie – che a tratti commuovono e a tratti fanno sorridere – di malattia e di guarigione, di cura e presa in carico, di collaborazione e lavoro di equipe, dove i protagonisti sono figli e nipoti coinvolti nelle più svariate situazioni.»
– Gazzetta di Modena (Leggi di più)
«A volte la leggerezza può essere pesante […] ma questa musica è un modo di affrontare i disagi dell’età evolutiva.»
– Internazionale (Leggi di più)
«Oltre a pubblicare dischi, Psicantria è anche un’associazione culturale che promuove l’uso della canzone come tecnica terapeutica in ambito psichiatrico e organizza laboratori di musicoterapia, workshop, convegni, concerti psicoeducativi. “Neuropsicantria Infantile” raccoglie diciassette canzoni sui disturbi psicologici e relazionali dei bambini, scritte con la perizia cantautorale di chi sa plasmare parole e musica unendo precisione clinica, poesia e leggerezza. Ad ogni traccia corrisponde un capitolo del libro dal titolo omonimo, scritto da alcuni colleghi dei due psicosongwriters.»
– Italia Rock (Leggi di più)
«Dopo aver già pubblicato due lavori dedicati al mondo degli adulti (Psicantria, manuale di psicopatologia cantata, 2011 e Psicantria della vita quotidiana, 2014) ed essere stati i coautori di una canzone nell’ultimo disco di Francesco Guccini (Notti), Palmieri e Grassilli raccontano questa volte storie – che a tratti commuovono e a tratti fanno sorridere – di malattia e di guarigione, di cura e presa in carico, di collaborazione e di lavoro di equipe, dove i protagonisti sono figli e nipoti coinvolti nelle più svariate situazioni.»
– La Repubblica XL (Leggi di più)
«L’ispirazione di “Neuropsicantria Infantile – uscito lo scorso 20 novembre per Edizioni La Meridiana in due formati: cd o cd con un libro che racconta i casi clinici da cui le canzoni hanno tratto spunto – è tutta rivolta al cantautorato più classico di De Andrè, Capossela, Gaber, Guccini (i due psicosongwriters hanno cofirmato un brano dell’ultimo disco del cantautore emiliano) dedicando grande attenzione ai testi, vista anche la delicatezza di certi temi.»
– Tempi Dispari.it (Leggi di più)
«Una call nazionale per dare risonanza alle esperienze di quanti in forma di gruppo stanno disseminando e moltiplicando l’insegnamento di don Tonino Bello.»
– Avvenire (Leggi di più)
«Promossa dal settimanale Luce e Vita, dalla Fondazione don Tonino Bello, dalle edizioni la meridiana, dal portale dontoninovescovo.it, nell’ambito delle celebrazioni per il 25° dies natalis del Servo di Dio, con questa call si vuole, infatti, raccogliere e far conoscere le buone prassi che danno risonanza a quanti in forma di gruppo stanno disseminando e moltiplicando l’insegnamento di don Tonino Bello, le testimonianze di azioni che su temi propri dell’impegno pastorale del vescovo di Molfetta e Presidente di Pax Christi rappresentano segni della Primavera che incalza la Storia e dice cieli nuovi e terre nuove.»
– Corriere Nazionale (Leggi di più)
«Una riflessione inclusiva, ancorata a studi scientifici, consigliata a chi è genitore, a chi vorrebbe esserlo e a chi vorrebbe meglio comprendere la genitorialità, in qualsiasi forma essa si presenti. L’autore, che vanta diverse pubblicazioni monografiche, oltre che su riviste internazionali e nazionali, è ricercatore universitario di Psicologia Clinica presso l’Università degli studi di Bari e tra i suoi prevalenti interessi di ricerca troviamo l’identità sessuale nelle sue diverse declinazioni e l’ omogenitorialità.»
– Stateofmind.it su “Due papà, due mamme” di A. Taurino (Leggi di più)
«Un libro pensato per i non esperti della finanzia per comprendere le ragioni, caratteristiche e utilità del risparmio.»
– TG Regione su “SOS Salvadanaio” di M. Melpignano (Guarda il video)
«”Chiara, nel suo libro paragona l’educatore al clown. Cosa hanno in comune queste due figure?”
“Se ci pensate bene il clown fa tutto il contrario di quello che siamo soliti fare: non si vergogna di cadere, ma trasforma la caduta in una risata. Noi invece tendiamo spesso a proteggerci e, in educazione, a pretendere di aiutare l’altro negandogli però la sua libertà. La caduta è invece un aspetto della vita, che ci appartiene in quanto umani.”»
– Il Ponte intervista C. Scardicchio su “Quel che conta non sa contare” (Leggi di più)
«Questo volume delinea un inedito approccio integrato per la cura dei disturbi della personalità.»
– Notizie Emmanuel su “Relazioni ferite” di M.L. Verlato e M. Anfossi (Leggi di più)
«Il libro apre una porta di speranza e di rinnovato impegno per gli operatori del sociale, per gli amministratori e, ancor più, per gli utenti dei Servizi Socio Sanitari.»
– Notizie Emmanuel su “Rendere generativo il lavoro sociale” di L. Pasqualotto (Leggi di più)