Pretendere la gratitudine dei figli
I genitori a volte sono così narcisisti da pretendere continuamente la gratitudine dei figli: devono ringraziare per qualsiasi cosa fatta per loro.“Dopo tutto quello che ho fatto per te, neanche un grazie?” questa è una delle frasi più gettonate.
Ma perché mai i figli dovrebbero esserci grati? In fondo i genitori fanno solo quello per cui sono stati chiamati ad essere. Fare qualcosa per i figli è il dovere dei genitori. Imparare a non aspettarsi gratitudine, dovrebbe essere l’obiettivo dei più grandi. L’amore non deve aspettarsi nulla.
Pretendere la gratitudine dei figli vuol dire concentrarsi sui propri bisogni
“Dopo tutti i sacrifici che ho fatto per te!”. Sono queste le parole che spesso i ragazzi ascoltano, e non sono rare le risposte “Ma chi ti ha chiesto niente?! Io non ho bisogno di te!”. Queste parole, da una parte e dall’altra, producono dispiacere. L’amore si sostanzia nel dare, senza pretendere nulla in cambio. Chi si aspetta gratitudine dai figli vuol dire che è concentrato di più sui propri bisogni, più che su quelli dei figli. Spesso purtroppo questi atteggiamenti sono così radicati nell’individuo che non è facile auto valutarsi, l’egoismo però soprattutto in famiglia non va mai bene.
La gioia è nel dare
E allora? Saverio Abruzzese, nel suo libro Sulle tracce dei figli. Manuale di sopravvivenza per genitori “troppo buoni” , definisce in modo impeccabile le linee guida che ogni genitore dovrebbe seguire:
I sacrifici vanno fatti, ci mancherebbe altro. I nostri figli hanno bisogno del nostro aiuto. Ma fatelo in silenzio, mettendo da parte il vostro narcisismo. Fatelo per l’esclusivo bene dei vostri figli senza chiedere nulla in cambio. Non fate come quel tale che per strappare un sorriso a un bambino e sentirsi gratificato, gli donava caramelle, trascurando che quel bambino fosse diabetico.
SULLE TRACCE DEI FIGLI
Manuale di sopravvivenza per genitori troppo “buoni”
di Saverio Abruzzese
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