Lettura accessibile con i libri in simboli: il piacere di leggere senza barriere
Luca Errani e sua figlia Chiara, dell’Associazione l’Arche Arcobaleno, sono stati i primi a presentarci gli INBook e ad introdurci in questo mondo di letture “su misura”. È stato proprio con il loro sostegno e supporto, infatti, che il progetto di collana di libri in simboli “Parimenti. Proprio perché cresco” è nato e si è sviluppato. Con loro abbiamo compreso che rendere la lettura accessibile a tutti non significa solo facilitare la creazione di biblioteche e spazi di lettura ovunque e per le diverse età, ma compiere un passo in più e contribuire con le nostre azioni a fare in modo che anche le persone con disabilità possano provare, e soddisfare, il piacere della lettura.
Abbiamo chiesto a Luca di spiegarci cosa hanno significato gli INBook per Chiara e il suo approccio alla lettura, avvenuto, proprio grazie alla traduzione in simboli, a dispetto delle sue disabilità cognitive. Quelle che seguono sono le sue parole.
Gli INBook per una lettura accessibile: la testimonianza di Luca Errani
Non si sa per quale ragione le persone con disabilità quando fanno delle attività spesso fanno terapie: non vanno a cavallo ma fanno ippoterapia. Non vanno in palestra ma fanno fisioterapia. A loro non è concesso giocare, ma per “farli” giocare bisogna scrivere progetti pedagogici con obiettivi socio-educativi.
Le persone con disabilità sono disabili e il loro e il nostro obiettivo deve essere recuperare le abilità mancanti… come se la loro vita fosse completamente centrata sull’aspetto sanitario e non su una ricerca del benessere dato dal piacere di fare quello che piace perché piace.
Ma è veramente così? È questo che significa benessere? È questa la misura della qualità della vita?
Sicuramente per molti di noi la lettura è uno di questi piaceri. Leggere significa poter sognare, provare emozioni, vivere avventure, entrare in un mondo magico, informarsi e creare un proprio pensiero.
Mi hanno chiesto di scrivere che cosa sono significati gli INBook nella nostra storia con Chiara.
Non vi dirò che importanza hanno avuto gli INBook nel suo percorso di crescita comunicativa ma di quanto siano stati e sono importanti nella sua vita.
Chiara oggi ha 23 anni e ha una disabilità cognitiva. Da sempre Chiara è stata attratta dai libri. Aveva intuito già da piccola che dentro quegli oggetti di carta c’era la chiave per un mondo magico. Attorno agli 8 anni Chiara ha avuto in mano i primi libri in simboli e ha iniziato a scoprire che dietro quei segni, per lei non chiari e poco comprensibili chiamati codice alfabetico, c’erano i nomi dei sui eroi, c’erano le storie da lei amate.
Infatti nei libri in simboli, che piano piano sono diventati INBook, perché condivisi con una community fatta da operatori e famigliari, ogni parola è legata ad un simbolo e unita ad esso con un riquadro. Una soluzione semplice, non banale, che ha aperto le porte del mondo delle parole e di un nuovo livello di comprensione a nostra figlia.
Presto gli INBook che trovavamo non sono bastati perché fatti principalmente per bambini piccoli… ma Chiara stava crescendo.
Chiara allora ha cercato autonomamente una soluzione: ha iniziato a copiare parte dei testi nel suo PC con un programma che traduce in simboli, per cercare di entrare dentro quelli che erano i suoi libri preferiti, che purtroppo non erano per lei libri accessibili.
Oggi Chiara ha degli INBook fatti da noi. Altri li abbiamo reperiti all’interno della Rete Biblioteche INBook, e Chiara continua a ricopiare testi dei libri che la incuriosiscono.
Tutto questo è stato molto importante nel suo percorso d’apprendimento della lettoscrittura (oggi Chiara comunica con noi e con i suoi amici attraverso il cellulare), ma non avrebbe funzionato senza il motore del piacere della lettura a sostenere il tutto.
Per questo è importante ricordare che gli INBook non sono solo uno strumento didattico, ma principalmente un libro accessibile a tutti, perché tutti possano provare il piacere di leggere il loro libro preferito.
Ora, se la collana “Parimenti … Proprio Perché Cresco” si realizzerà, Chiara e tutte le persone che utilizzano questo strumento potranno iniziare a trovare alcune delle storie che li appassionano in libreria e, come tutti, potranno leggerle.
Credo che sostenere questa collana non significhi solo sostenere un bel progetto ma fare un passo avanti verso il diritto universale del poter vivere la propria vita, del diritto al piacere alla lettura e all’informazione.
Luca Errani
Luca Errani collabora con l’Associazione l’Arche Arcobaleno che propone un modello di vita “famigliare” in cui condividere la vita di ogni giorno e in cui persone con e senza disabilità mentale possono sentirsi accolte nel proprio essere se stesse.
Se vuoi saperne di più sui libri in simboli e sulla lettura accessibile, scopri la nostra collana dedicata Parimenti. Proprio perché cresco.