Le quattro aree di intersoggettività
Ogni persona nella propria vita accede a quattro aree di intersoggettività. Partendo dalle esperienze relazionali si possono definire le modalità socio relazionali prevalenti, le dinamiche affettive, emozionali e sentimentali, all’interno delle quali si muovono le sfumature del vissuto dell’individuo.
Nel testo di Maria Luisa Verlato e Maura Anfossi, Relazione ferite. Prendersi cura delle sofferenze nel rapporto Io-Tu, le aree di intersoggettività riguardano la sicurezza e il benessere, la solitudine, la dipendenza, la confusione e la discontinuità.
Aree dell’intersoggettività: sicurezza e benessere
Un bambino che ha vissuto momenti di scambio autentici con la valorizzazione di sé e dei suoi bisogni, crescerà con una sensazione di benessere e sicurezza. Al bambino vengono ripetutamente trasmessi due messaggi:
- “Ti voglio bene incondizionatamente perché sei tu e non perché approvo quello che fai”.
- “Puoi allontanarti da me per conoscere il mondo perché è interessante e puoi tornare da me quando vuoi perché nulla può distruggere la nostra relazione”.
Area della solitudine
La solitudine e l’isolamento comportano un movimento in totale autonomia affettiva e cognitiva del soggetto che decide di mantenere la rotta della propria vita a prescindere da quanto succede all’esterno di sé.
I costrutti caratteristici dell’area della solitudine sono 3:
- “Non disturbare mai, altrimenti sei inopportuno, indesiderato e verrai respinto”.
- “Ognuno per sé, Dio per tutti”, ovvero non chiedere nulla a nessuno tanto non otterrai nulla, meglio aggiustarsi da soli.
- “Legarsi agli altri è solo fonte di fregatura e sofferenza: meglio stare soli, tanto le relazioni autentiche non esistono”.
Area della dipendenza
I costrutti caratteristici dell’area della dipendenza riguardano:
- L’immagine di sé: “Se sono vicino a persone familiari, sono capace; viceversa sono fragile”, “è meglio non addentrarsi in terreni sconosciuti o non familiari, tanto si fallirebbe”.
- Le relazioni: “Non bisogna allontanarsi dagli altri, né contraddirli, altrimenti si arrabbieranno e mi abbandoneranno“.
- L’esterno: “Il mondo è pericoloso, bisogna starne lontano”.
Area della discontinuità e confusione
La situazione più dolorosa con conseguenze drammatiche sull’identità stessa del’individuo, riguarda coloro che hanno vissuto un’esperienza relazionale ferita nella dimensione primaria del riconoscimento di sé, come soggetto libero di scegliere. Così il sistema dell’accudimento non si attiva in modo coerente e continuativo, ma prevarrà una discontinuità della coscienza.
Per approfondire leggi anche “Tecniche di relazione per il rapporto Io-Tu“.
RELAZIONI FERITE
Prendersi cura delle sofferenze nel rapporto Io-Tu
di Maria Luisa Verlato – Maura Anfossi
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