L’attesa dell’adozione
L’attesa dell’adozione è forse per una coppia adottiva il periodo più delicato e importante di tutto l’iter. È proprio in questa fase che emergono le paure e le ansie di non riuscire a portare a termine questa particolare gestazione, anche se è solo mentale. Anche qui c’è un’attesa, cioè un “tendere verso qualcosa”.
L’attesa dell’adozione: i gruppi di attesa
Tutti gli operatori sono a conoscenza di quanto quest’attesa può spesso devastare la coppia, sfinire tutte quelle energie che erano così colme all’inizio del percorso. Molto importante è il sostegno che gli operatori devono dare alla coppia affinché possano riempire questo periodo di vuoto. Ad esempio sulle riflessioni riguardanti la genitorialità e soprattutto sulla speranza che il bambino prima o poi arriverà.
Per tale fine la forma più idonea è rappresentata dai gruppi di attesa: il gruppo come luogo che permette di guardare e nello stesso di vivere i processi relazionali delle varie coppie. «Nel gruppo si crea un clima di serenità e di apertura tale da vivere tranquillamente le proprie emozioni in una specie di teatro dove tutti sono i protagonisti», spiega il testo L’alchimia adottiva. Narrazioni e pensieri a cura di Maria Pia Cosmo.
Il gruppo diventa così il luogo della “fertilità” poiché genera pensieri e affetti per sé, per il gruppo e per il bambino che arriverà.
“Sarò in grado di essere genitore?”
L’attesa dell’adozione può essere considerata come un tempo di sospensione dove confluiscono elementi del passato e proiezioni del futuro.
Il passato è costituito dalla storia personale e della storia della coppia; in particolare dal lutto conseguente alla mancata possibilità di essere genitori biologici. A questo si aggiunge il lutto derivato dal dolore dei ripetuti fallimenti e dei tentativi, non andati a buon fine, di fecondazioni assistite o inseminazioni artificiali.
Il futuro invece ha una connotazione vaga e incerta in quanto non si sa come andrà a terminare l’intero percorso per il raggiungimento della genitorialità.
Entrambi gli elementi portano ad un’unica domanda: “Sarò in grado di essere genitore?”
L’ALCHIMIA ADOTTIVA
Narrazioni e pensieri
a cura di Maria Pia Cosmo
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