Lasciare ai bambini il tempo di esprimersi: l’esempio di Andrea Michelle
È vero che per “far passare il tempo” in maniera interessante, o perlomeno non banale, ci vogliono interessi, passioni, curiosità, un vissuto ricco di ricordi e belle esperienze, libri, manualità e tanta voglia di fare.
Eppure, con entusiasmo e fiducia si può incominciare ad attingere da se stessi, ma, se manca il tempo per farlo, non c’è modo di esprimere le proprie passioni e i propri interessi. Lo stesso vale per noi adulti come per i bambini.
Il lockdown: tempo perso o tempo guadagnato?
Il lockdown di tempo ce ne ha dato tanto. Come famiglia, come singoli individui, chiusi in casa, ci siamo dati l’opportunità di scoprirci e scoprire un altro mondo, spesso represso proprio dalla mancanza di tempo.
È in questo tempo che nostra figlia, Andrea Michelle, ha potuto realizzare un progetto in totale autonomia e autenticità: un album scientifico sugli insetti, argomento per lei di grande interesse, che ha messo insieme da sola con cartoncino, colori, penne, matite, tanti disegni e piccole pillole di informazioni. Con altrettanta autenticità mi ha poi chiesto di filmarla mentre raccontava il suo progetto, con lo scopo di inviare il video ai suoi compagni di classe e alla maestra per condividere l’idea e spiegarne la realizzazione.
Ha fatto tutto lei. Io mi sono prestata. E il video ha attivato un dialogo e una collaborazione tra i compagni, che si sono scambiati idee, consigli, spiegazioni su come fare al meglio.
Ora che la scuola è finita, ci sentiamo – noi e Andrea – liberi di condividere questa esperienza con altri, affidandone la pubblicazione al blog delle edizioni la meridiana.
Come realizzare un libro sugli insetti: ce lo racconta Andrea Michelle
Ecco qui sotto il video in cui Andrea Michelle spiega come ha realizzato il suo libro sugli insetti, con quali materiali e perché, con spunti, idee e suggerimenti per farne uno simile, seguendo il proprio personale interesse.
Una diversa organizzazione della scuola: lasciare ai bambini il tempo di esprimersi
Rifletto e giungo a pensare che noi adulti, genitori, insegnanti, istruttori, educatori, catechisti, e chi più ne ha più ne aggiunga, a volte consideriamo i bambini dei “contenitori” vuoti (non ‘a perdere’) da riempire, indottrinare, educare, istruire… Quasi mai o raramente li consideriamo portatori di contenuti, capaci di esprimersi senza il nostro intervento, con la scusa che manca il tempo per ascoltarli o per lasciarli sperimentare.
Sarebbe bello immaginare una scuola che organizzi i suoi tempi in maniera differente, lasciando ai bambini il tempo e la possibilità di esprimersi scegliendo in libertà argomenti, mezzi, metodologie e parole. Un impegno che, di certo, investirebbe anche noi genitori.
In mancanza di passatempi virtuali nella nostra casa, un insetto è diventato l’oggetto – scelto liberamente – di un pomeriggio di lavoro che, alla fine, ci ha lasciati con la grande voglia di condividerlo.
A tempi migliori, allora… Ricordando però che ogni tempo è già quello giusto per fare scoperte!
a cura di Antonella Sigrisi
Antonella Sigrisi è la mamma di Andrea Michelle. Scenografa – Costumista per titolo accademico, creativa – eclettica per passione e professione.
Propone e conduce progetti di letture animate. Ha condotto laboratori ludico- creativi per bambini e corsi formativi per adulti su varie tecniche artistiche.
Per idee e attività da svolgere con i bambini alla riscoperta del ‘tempo perso’, sfoglia alcune pagine di “Elogio del tempo perso. Giochi e proposte per restituire ai bambini il tempo per scoprire, crescere. E ri-creare” di Sandra Dema (edizioni la meridiana, 2013), oppure scopri come sviluppare la creatività dei bambini attraverso i “mondi in miniatura”.
Immagine: Bankim Desai su Unsplash.