Il vademecum per l’accessibilità della comunicazione
Quali difficoltà vivono le persone con disabilità uditive nel mondo digitale? Il libro “A basso volume. La tecnologia accessibile alle persone sorde e ipoacusiche dalla pandemia in poi”, degli autori Martina Gerosa, Isabella Ippoliti, Andrea Mangiatordi e Nicola Rabbi, riprende il lavoro del progetto “Pandemia e Comunicazione”, che durante la pandemia Covid-19, a fianco alle persone sorde e ipoacusiche, ha trovato e condiviso nel documento del “Vademecum per l’accessibilità online” modi utili a superare le vecchie e nuove barriere nella comunicazione.
Abbattere le difficoltà per una comunicazione accessibile
Le tecnologie per rispondere ai bisogni individuali delle persone con disabilità uditive si scontrano costantemente con i contesti e con gli ambienti in cui vengono usate. Il lavoro culturale da fare è convincere che la disabilità non riguarda solo una categoria di cittadini ma è una questione che riguarda la comunità tutta.
È necessario dunque intervenire per rimuovere le difficoltà per coloro che sperimentano un’invalidità prevedendo soluzioni di accessibilità sin dal principio e considerando la variabilità che caratterizza le persone coinvolte.
Il vademecum per l’accessibilità della comunicazione
“Il Vademecum per l’accessibilità della comunicazione” di Andrea Mangiatordi permette di conoscere quali prodotti tecnologici sono più funzionali in base agli attori presenti e alle situazioni da condividere online e offline, cogliendo al meglio tutti gli elementi utili alla comprensione. In particolare, suggerisce alcune semplici indicazioni che possono aiutare a risolvere comuni problemi di qualità audio e video, così da rendere accessibile a tutti la comunicazione online. Queste sono:
- La gestione delle modalità di visualizzazione: ogni piattaforma permette di decidere con quale modalità visualizzare se stessi e gli altri, così da soddisfare ogni necessità. Si può usare una vista a griglia dove tutti i partecipanti hanno la stessa dimensione, una vista dove chi parla è più grande e visibile rispetto agli altri o ancora fissare in evidenza più parlanti per favorire per esempio la lettura del labiale e l’interprete LIS.
- Chiusura di altre applicazioni: soprattutto browser web con molte schede aperte poiché le applicazioni di videoconferenza richiedono ingenti risorse al computer.
- Controllare l’inquadratura e l’illuminazione: è ideale posizionarsi al centro dell’inquadratura ed evitare la retroilluminazione per permettere la comprensione di elementi non verbali ed espressioni facciali.
- Dotarsi di microfoni di buona qualità: preferendo le cuffie con microfono rispetto ai microfoni integrati nei computer portatili.
- Utilizzare l’applicazione ottimale: alcuni sistemi funzionano meglio in determinati browser rispetto ad altri.
A BASSO VOLUME
La tecnologia accessibilità alle persone sorde e ipoacusiche dalla pandemia in poi
di Martina Gerosa, Isabella Ippoliti, Andrea Mangiatordi e Nicola Rabbi
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Foto di John Schnobrich su Unsplash