Il rapporto tra i bambini e la tecnologia
Quello del terzo millennio è un nuovo mondo e si fa sempre più forte il rapporto tra i bambini e la tecnologia. La vecchia generazione consultava enciclopedie, leggeva fumetti, giocava con il più semplice dei giochi. Oggi i più piccoli dedicano parte del loro tempo a tv, smartphone, tablet e playstation. Spesso sono i genitori a “parcheggiare” i figli davanti ai dispositivi tecnologici.
Nel testo Adesso basta. Ascoltami! a cura di Francesco Berto e Paola Scalari, si legge:
Il confine tra un individuo e l’altro è annullato e, seppur in modo invisibile, è proprio per questo più pericoloso. Ciascuno perde il diritto di esprimere la sua opinione poiché lei, la scatola onnipresente, ossia la tv, detta regole, piegando i suoi utenti.
Il rapporto tra i bambini e la tecnologia: è un pericolo?
Se utilizzata male, la tecnologia può portare il bambino al silenzio del proprio pensiero intellettivo ed emotivo. Alcuni insegnanti ed educatori lamentano l’impossibilità di porre dei freni a questi bambini incantati dai contenuti multimediali. L’uso della tecnologia può contribuire alla crescita creativa del piccolo che a volte diventa oggetto di ammirazione da parte di adulti e coetanei. Negli istituti scolastici da qualche anno le aule sono diventate sempre più multimediali: gli studenti sostituiscono il libro di carta al libro interattivo. L’utilizzo spasmodico degli oggetti multimediali da una parte può abituare il ragazzo alla flessibilità, dall’altra può condurlo alla perdita dei solidi principi.
Il contatto con la tecnologia, seppur positivo sotto alcuni aspetti, causa la mancanza di reciprocità del sentire umano. L’assenza di un dialogo tra l’oggetto tecnologico e l’utente, rende quest’ultimo un ribelle, una persona che non è interessato ad ascoltare l’altro. Proprio con questa sua ribellione, egli mostra il suo bisogno di contatto umano.
ADESSO BASTA. ASCOLTAMI!
Educare i ragazzi al rispetto delle regole
di Francesco Berto – Paola Scalari
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