Astolfo non verrà a salvarci: il lavoro educativo tra ansia e pressione negli ultimi mesi dell’anno scolastico
Accade ogni anno scolastico che, in prossimità di maggio, gli insegnanti inizino a provare una forte pressione ansiogena per le tante attività da portare a termine entro l’arrivo del mese di giugno.
L’ansia vissuta dai docenti negli ultimi mesi dell’anno scolastico
Si tratta di un’ansia legittima: le attività didattiche da portare a termine, le valutazioni da completare, le richieste burocratiche conclusive… tutto si sovrappone alla fisiologica fatica emotivo-cognitiva che comporta ogni anno scolastico.
Difficile da spiegare ai non addetti ai lavori quanto, tra maggio e giugno, il carico degli insegnanti si faccia elevato, così sui social dilagano meme che ci ritraggono in preda ad isterismi o simili alle creature più disparate e disperate.
Ma la domanda è: tutta questa agitazione che sembra pervadere ogni aspetto della vita professionale e personale è davvero così necessaria?
Ansia e pressione nel lavoro educativo: non lasciarsi sopraffare
In fondo, se ci pensiamo, accade ogni fine anno e fa parte dei nostri doveri professionali: tirare le somme, redigere relazioni, trascrivere programmi, valutare, scrivere giudizi, compilare griglie, incontrarci per scrutinare e sigillare le fatiche di nove interi mesi. È il pacchetto all inclusive, direbbe qualcuno. Bisogna imparare a dare valore a tutto e allo stesso tempo a non lasciarsi sopraffare dal da farsi, poiché possiamo davvero, con attenzione e serenità, completare attività didattiche e doveri burocratici senza perdere il senno e dover poi sperare che un qualche Astolfo di buona volontà vada a riprendercelo dalla Luna.
Avanti tutta per tutti: respirare e organizzarsi per non soccombere e, soprattutto, non sembrare oltremodo fuori rotta agli occhi di tutti coloro che non svolgono la nostra professione e tuttavia la giudicano. Ricordiamoci di lasciarci lo spazio, anche per un brevissimo momento, per alzare lo sguardo al cielo e guardare lontano, proprio come andranno lontano tutte le vite che abbiamo accompagnato e coltivato nei mesi precedenti.
Non siamo eroi ma coltivatori di umanità. E allora proviamo a ricordare quelle semplici azioni che ci fanno stare bene, soprattutto nei periodi di più elevata tensione, e che salire sulla vetta di una montagna è un traguardo ambito, ma altro non è che il risultato di una gioiosa fatica.
Buon maggio e giugno a tutti noi!
Lucia Suriano
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Consigli di lettura per affrontare gli ultimi mesi dell’anno scolastico:
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- Insegnare soddisfatti. Come la didattica può attivare per competenze i ragazzi di Daniela Fedi
- Lasciarsi ribaltare. La Scuola è aperta a tutti di Lucia Suriano
Lucia Suriano è docente nella scuola secondaria di primo grado. Ha iniziato a ricercare e sperimentare modalità e strumenti che realizzino il vantaggio dell’Educare alla felicità (in ambito educativo scolastico). Ribalta stereotipi e falsi miti educativi per una scuola capace di includere realmente tutti partendo dalla potenza della fragilità. Per edizioni la meridiana è autrice di Educare alla felicità. Nuovi paradigmi per una scuola più felice (2016) e Lasciarsi ribaltare. La Scuola è aperta a tutti (2020).