Gioia e apprendimento: il diritto primario dello studente
Nel mondo dell’educazione di oggi non basta più insegnare solo le materie scolastiche: è fondamentale considerare anche come gli studenti si sentono. Monica Lombardi, nel suo libro “Pedagogia della gioia®. Educare coltivando la felicità“, propone il metodo Pedagogia della Gioia®, incentrato sull’interazione tra gioia e apprendimento.
La gioia, infatti, in quanto diritto primario dello studente, non è qualcosa di secondario, ma una parte importante e necessaria dell’esperienza scolastica. La gioia non è un’emozione momentanea o un premio per il buon comportamento, ma è fondamentale per garantire un efficace apprendimento e il benessere degli studenti, che, quando sono felici, sono più curiosi, motivati e coinvolti.
L’interazione tra gioia e apprendimento: il ruolo del gioco
Un ambiente scolastico che promuove la gioia non solo rende le lezioni più piacevoli, ma aiuta anche gli studenti ad affrontare le difficoltà con un atteggiamento positivo. I metodi di insegnamento tradizionali si concentrano troppo sulla performance e sul rigore, trascurando spesso l’aspetto emotivo. Utilizzando la gioia come metodo d’apprendimento fondamentale, invece, questa non è più vista come un lusso: riconoscerla come diritto significa che gli insegnanti possono creare ambienti che trasmettano contenuti e facciano anche sentire bene gli studenti.
Una pedagogia impostata sulla gioia incoraggia metodi di insegnamento che rendono l’apprendimento un’esperienza più gratificante, in cui sentirsi motivati e coinvolti, attraverso giochi, attività creative e interazioni positive tra studenti e insegnanti. Il gioco, infatti, non è solo un’attività ricreativa, ma anzi una modalità essenziale di apprendimento e sviluppo per gli studenti, poiché contribuisce a creare un ambiente scolastico che promuove gioia e benessere. Alcuni dei suoi ruoli chiave sono:
- stimolare l’apprendimento;
- far acquisire competenze in modo divertente;
- sviluppare competenze sociali;
- imparare a collaborare, a comunicare;
- promuovere la creatività, in quanto le attività ludiche incoraggiano l’immaginazione e permettono agli studenti di esplorare nuove idee e approcci, stimolando il pensiero critico e una risoluzione creativa dei problemi.
La gioia come diritto primario dello studente
La gioia come “diritto” non riguarda solo l’apprendimento individuale, ma anche le relazioni tra gli studenti e l’ambiente scolastico: le classi che adottano questo approccio tendono a creare un clima di rispetto e collaborazione, dove ogni studente è apprezzato per le sue caratteristiche uniche. Questo tipo di ambiente contribuisce a creare una comunità scolastica coesa e serena.
È importante, allora, riflettere su come l’educazione può cambiare se consideriamo la gioia come fondamentale “diritto” dello studente. Accettare questo concetto significa adottare un approccio educativo che non si preoccupa solo di insegnare, ma anche del benessere e della felicità dei bambini e ragazzi che abitano le nostre scuole. Questi aspetti non sono qualcosa di accessorio, ma una parte essenziale del diritto all’educazione: ogni studente ha il diritto di vivere un’esperienza scolastica che soddisfi le sue esigenze e gli permetta, anche, di star bene ed essere felice.
PEDAGOGIA DELLA GIOIA®
Educare coltivando la felicità
di Monica Lombardi