Fare educazione alimentare riscoprendo la bellezza in lockdown: il progetto “Still life”
Nel lungo periodo in cui insegnanti e alunni hanno comunicato grazie a collegamenti sulle piattaforme per la didattica a distanza, gli alunni dell’I.C. “Bosco-Manzoni” di Toritto (BA), sono stati invitati a guardare con occhi nuovi e diversi alle cose che avevano in casa, in particolare a frutta e verdura, e a celebrarne la bellezza in composizioni che funzionassero da “amuleto” per futuri e auspicabili tempi migliori. Il mezzo prescelto per questo scopo è stata la fotografia: nasce così l’azione denominata “Still Life, per i nostri giorni fausti”.
“Una cartolina per Toritto”: valorizzare il proprio paese e formare cittadinanza attiva
Va detto che nei mesi precedenti gli alunni della “Bosco-Manzoni” erano stati protagonisti di un progetto denominato “Una cartolina per Toritto”. Si trattava di volgere lo sguardo con consapevolezza su di un angolo, una veduta, uno scorcio del proprio paese, di fotografarlo e di accompagnare l’immagine con un testo che ne illustrasse le peculiarità: insomma, con una cartolina illustrata. Venivano in tal modo valorizzati i vari luoghi di affezione, di incontro, i luoghi carichi di memoria, di presente e di futuro, che spesso coincidono con un profumo, con un suono, con un balcone, con un albero, con una panchina, con un negozio, con una scalinata, con un cortile.
Era intento del progetto stimolare la formazione di una cittadinanza attiva, capace cioè di fare scelte consapevoli, di vivere consapevolmente la bellezza che ci circonda, di cogliere le opportunità di sviluppo sostenibile e di trasformazione dell’ambiente.
Il progetto che, poco a poco, ha visto anche la partecipazione di genitori, insegnanti e cittadini, con l’invio di oltre duecentocinquanta cartoline, ha subito un’interruzione a causa dell’insorgere della pandemia che ha flagellato il nostro Paese, proprio perché non si aveva più occasione per girare per le vie della cittadina, incontrando parenti, amici, vicini, conoscenti.
“Still life”: frutta e verdura sotto il riflettore per fare educazione alimentare e riscoprire la bellezza in tempo di lockdown
Nasce così, sempre nell’ambito dell’Istituto Comprensivo “Bosco-Manzoni” di Toritto, l’idea di inaugurare la nuova azione, denominata “Still Life”, dettata dalle seguenti considerazioni.
Nei giorni in cui è stato necessario restare in casa, le uniche persone che abbiamo visto erano spesso i fattorini che ci consegnavano la spesa, così come gli unici colori della natura della cui vista abbiamo goduto erano quelli di frutta e verdura, disposti nei vassoi, nelle alzate, nelle fruttiere e nei centrotavola di saloni, tinelli e cucine. Eppure, quello che spesso abbiamo cucinato, mangiato, fotografato e quindi celebrato sui social erano i cibi lievitati: pizze, focacce, torte, ecc., al punto che abbiamo fatto incetta di lievito, decretandone alla fine l’irreperibilità. Se si aggiunge a tutto ciò la sedentarietà forzata, sarebbe stato più calzante sostituire il motto “Andrà tutto bene!” con l’altro, più veritiero, “Andrà tutto stretto!”
Nulla di più opportuno, allora, che spostare lo sguardo degli alunni dal lievito alle vitamine, invitandoli a creare composizioni di frutta e verdura che celebrassero la forza benefica di cibi spesso dimenticati, alcune volte non compresi nelle loro preferenze alimentari. Si avviava indirettamente un discorso di educazione alimentare mettendo “sotto i riflettori” cibi essenziali per la salute, dall’indiscutibile forza e bellezza di forme e colori.
Nell’azione è implicito anche un richiamo alla pratica greca della “Xenia”, concetto che riassumeva sia l’idea di ospitalità, sia un genere di pittura simile alle nostre nature morte. Era consuetudine, tra le altre forme di ritualità, donare all’ospite che si rimetteva in cammino frutta, cibi e bevande, o anche piccoli dipinti che rappresentavano i doni tradizionali.
Le ragazze e i ragazzi delle classi seconde della scuola secondaria (partendo dalla più celebre, forse, delle nature morte, quella del Caravaggio) sono stati quindi invitati a realizzare personali composizioni di frutta, verdura, ortaggi. Dovevano tirar fuori dalle credenze gli oggetti d’affezione appartenuti a volte già a nonni e bisnonni (vassoi, piatti, alzate, brocche, tovaglie), scegliere fondali, disporre le luci, decidere le angolazioni, scattare una foto, post produrla servendosi di applicazioni presenti sul proprio cellulare e scegliere infine un titolo efficace per la propria opera.
Anche in questo caso la partecipazione si è estesa a insegnanti e genitori.
Un simbolo di ospitalità e un augurio per il futuro
Con questi lavori auspichiamo il ritorno all’ospitalità, alla costruzione di legami solidali, all’offerta del dono più grande: l’energia per ripartire, per riprenderci, per accogliere la vita nuova che verrà.
Come si fa a chiamare questa vita che ci ha tenuto compagnia nei momenti più critici e duri della pandemia semplicemente “Natura morta”? Meglio allora chiamarla all’anglosassone: “Still Life”.
Ma noi non ci fermiamo: aspettiamo il lavoro di tutti quelli che vorranno partecipare, inviando un file in formato .jpg contrassegnato da nome e cognome dell’autore e dal titolo della composizione all’indirizzo: unacartolinapertoritto@gmail.com
E invitandovi a visitare la galleria dei lavori, una raccolta di moderne cornucopie, cliccando sull’immagine qui sotto, auguriamo a tutti un’estate di salute e prosperità.
a cura di Franca Cicirelli
Franca Cicirelli insegna italiano e storia dell’arte. Molte volte le capita di ideare laboratori o di inseguire idee anche le più vaghe e fumose. Le piacerebbe continuare a inventare storie; avere tante bugie per ogni giorno dell’anno e qualche volta riuscire a fermarle e, quando se ne stanno ferme abbastanza, a disegnarle. È autrice di diversi libri.
Il progetto “Still life” è nato nell’ambito del IC “Bosco-Manzoni” di Toritto (BA). Per saperne di più è possibile visitare il sito: unacartolinapertoritto.art.blog
Per edizioni la meridiana, tra gli altri, sui temi del rispetto dell’ambiente, ha pubblicato “Camilla e il mondo dei giardini. Una fiaba di educazione ambientale” (2010).
Immagine: Canestra di frutta di Caravaggio (1599).