Come essere un bravo docente?
Come essere un bravo docente? Gli alunni, indipendentemente dalla fascia d’età di appartenenza, si comportano in modo diverso a seconda del docente da cui vengono seguiti. Con alcuni hanno atteggiamenti di sfida e di prepotenza, per altri invece nutrono rispetto e stima.
Cosa fa di un docente una figura impositiva degna di capitanare una classe?
Tre regole per essere un bravo docente
Quello che porta i genitori alla scelta del docente è prima di tutto il carisma, la sua preparazione, la sua competenza specifica, le sue abilità di tipo metodologico-didattico nel rendere un argomento interessante e comprensibile ai ragazzi. Alla base della preparazione di un docente c’è sempre l’amore e la passione verso quello che insegna e l’energia che trasmette ai ragazzi.
«Ci lasciamo educare dalle persone che stimiamo». È questo il motto che i ragazzi usano. Dunque, quali sono le caratteristiche che fanno di un docente una persona da stimare e dalla quale lasciarsi educare-guidare?
Roberto Gilardi nel suo testo Insegnanti in regola. Regole e competenze per la gestione della classe, elenca alcune voci che fanno di un insegnante un individuo da ammirare e obbedire:
- Interessi e conoscenza del territorio dell’altro. Non è importante che il docente “per dovere” guardi tutte le serie tv che seguono i suoi alunni ma dovrebbe farlo “per interesse”, per conoscere il mondo dei suoi alunni. «La stima nei confronti di un docente aumenterà quando quest’ultimo nutre e manifesta un reale interesse per il mondo di riferimento dello studente»
- Riferimenti solidi ma allo stesso tempo flessibili. Quando il docente è solido-severo ma allo stesso tempo flessibile riesce ad ammortizzare le crisi e i cambiamenti. Questa coppia di comportamenti permette facilmente la capacità di ascolto. L’alunno si sentirà così sicuro e non minacciato.
- Tempo per la relazione. Ovvio che non è possibile dedicare ad ogni studente mezz’ora per parlare ma significa “fare di necessità virtù”, ossia ricercare tutti quei momenti che facciano “personalizzare la relazione”, far sentire l’alunno “un individuo unico”.
Per approfondire leggi anche “Insegnanti: diverse tipologie relazionali“.
INSEGNANTI IN REGOLA
Regole e competenze per la gestione della classe
di Roberto Gilardi
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