Come essere genitori competenti
Dopo la nascita di un figlio cominciano i paragoni tra il figlio reale – quello tenuto in braccio e che urla – e quello immaginario – oggetto delle aspettative. Bisogna essere genitori competenti anche quando l’aspettativa viene delusa.
Spesso mamme e papà di fronte all’educazione di un figlio sono sempre più spaesati e disorientati. Dunque la relazione viene vissuta con ansia sin dall’inizio. Queste angosce si trasmettono ben presto in delusioni e quindi in amarezze e frustrazioni.
Il figlio diverso da quello che i genitori si aspettavano
Se i genitori non accettano il proprio figlio, proiettando su di lui i propri desideri, può subentrare l’insoddisfazione mista a frustrazione. Il bambino viene percepito come “difettoso” e di rimando anche i genitori si sentiranno difettosi.
Perché il figlio è diverso da quello che i genitori si aspettavano? Nei primi anni di vita deve imparare a mangiare cibi diversi dal latte della mamma, deve anche imparare a parlare, camminare, tenersi pulito. Ogni suo ritardo è visto come un’anormalità. Dopo deve frequentare la scuola materna senza disagi conseguenti al distacco dalla famiglia, altrimenti mamma e papà potrebbero pensare che non sarà in grado di relazionarsi con i suoi coetanei. Deve andare alle scuole elementari e i risultati devono essere brillanti: deve imparare velocemente, prima degli altri e i voti devono essere superiori a quelli degli altri. Questo perché i genitori devono sentire di aver messo al mondo non un bravo bambino ma un piccolo genio. Il figlio desiderato, programmato, atteso deve essere fantastico così noi possiamo riversare su di lui tutte le nostre aspettative e progetti.
Essere genitori competenti: l’atteggiamento giusto
Paola Scalari e Francesco Berto nel testo ConTatto. La consulenza educativa ai genitori scrivono:
Quando i genitori si aspettano troppo da se stessi incorrono nella possibilità di non riuscire a godere del rapporto con il proprio bambino.
È quindi importante che mamma e papà sappiano sentirsi sufficientemente capaci per non spaventarsi di fronte ai momenti di difficoltà e per poter invece godere pienamente dei progressi del figlio. Occorre comprendere cosa sia più opportuno per ciascun figlio, rimanendo curiosi di conoscerlo e capirlo. Solo così i genitori saranno competenti.
CONTATTO
La consulenza educativa ai genitori
di Francesco Berto – Paola Scalari
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