Come costruire un giardino zen: un’attività per fare e stare in questo tempo
Quando, anni fa, scrissi “Elogio del tempo perso”, un sesto senso mi guidò a portare alla luce un problema assai complesso e difficilmente risolvibile: il tempo. Senza alcuna pretesa di dare ricette o proporre miracolose soluzioni, intendevo porre all’attenzione del lettore una mia personale riflessione, ovvero: per “ri-dialogare” con il nostro tempo è necessario riacquistare la capacità del fare e favorire lo stare insieme, tra grandi e piccoli. Ciò ci pone in una condizione di ascolto, di progettazione, di dialogo, di scoperta, di condivisione…
Il tempo per fare e stare è adesso
Ebbene, ora il tempo è venuto! Quel tempo tanto agognato ci è piombato addosso come un macigno e ci sentiamo spaesati. Ne abbiamo a sufficienza per perderlo e non siamo preparati ad accoglierlo.
La vita di tutti, piccoli e grandi, è cambiata in modo repentino. In una situazione così incerta e in un tempo così dilatato, le giornate, soprattutto con la presenza di bambini, hanno la necessità di essere alleggerite dal peso e dal vuoto che ci opprimono. Cercare di trascorrerle in modo “leggero” e trovare, nello “stare a casa”, il piacere del fare insieme qualcosa, sfruttando le mani come risorsa che aiuta a non pensare troppo ma sviluppa la fantasia, fa scoprire i talenti nascosti e rinnova la voglia di comunicare.
Sfogliando le pagine di “Elogio del tempo perso”, ho scelto la scheda di attività “Piccolo giardino zen”, perché è semplice da costruire e può servire a grandi e piccini quando si ha voglia di rilassarsi e far volare i pensieri.
Toccare la sabbia o, in mancanza di essa, semi di cereali o farina di mais, tracciare un percorso, scoprire i sassolini nascosti, aiuta a staccare la mente, a creare la propria piccola “oasi del benessere” in casa.
Recuperiamo quel fare e stiamo insieme.
Come costruire un piccolo giardino zen
Materiali da riciclo: un turacciolo di sughero, 3 stuzzicadenti, stecco per spiedino (lavato e asciugato), coperchio di scatola delle scarpe (o simile).
Altri materiali:
- sabbia
- sassolini
- chiodo o succhiello
Difficoltà: bassa.
Svolgimento:
- Tagliare a metà il turacciolo nel senso della lunghezza. Utilizzare solo una parte.
- Con un chiodo o un succhiello praticare un buco a metà della lunghezza (tenendo la parte piana su una superficie) tale da poterci infilare lo stecco dello spiedino per circa 1 cm e mezzo.
- Praticare 5-6 buchini nella parte piana profondi circa mezzo cm.
- Spezzare gli stuzzicadenti dalla parte delle punte per 2 cm di lunghezza.
- Spalmare la colla sulla parte degli stuzzicadenti e dello stecchino da inserire nei buchi. Lasciare asciugare.
- Abbellire i bordi esterni della scatola a piacere, versare la sabbia, aggiungere qualche sassolino qua e là. Muovendo il rastrellino si creano strade nella sabbia e i pensieri volano lontano… questo movimento favorisce il rilassamento.
Scarica la scheda attività da stampare.
a cura di Sandra Dema
Sandra Dema si occupa di progettazione e animazione di attività interculturali, ambientali, di convivenza civile rivolte alle scuole, organizza laboratori creativi con materiali di recupero e scarto e laboratori di cucina per piccoli e grandi; si dedica alla promozione della lettura nelle scuole e nelle biblioteche. È autrice di numerosi libri per l’infanzia.
Il suo libro “Elogio del tempo perso” (edizioni la meridiana, 2013), da cui questa attività è tratta, è ricco di consigli e attività per impiegare il tempo con i bambini. Puoi sfogliarne alcune pagine cliccando qui.