Confronto tra genitori e figli: superare l’adolescenza
Il confronto tra genitori e figli impone ai primi un contatto con sé stessi, con la propria interiorità, spesso sconosciuta. È necessario che i figli, oltre a percepire i genitori come tali, siano in grado di riconoscere in essi delle persone. Molto spesso non è facile uscire dal ruolo genitoriale, lasciarsi osservare e farsi prendere un po’ in giro dal proprio figlio.
Quanto i genitori sono disposti a parlare con i figli? A raccontargli la propria esperienza di vita? Di relazione o di lavoro? A renderli partecipi di quelle che sono le loro difficoltà di uomini e donne?
Il confronto attraverso le critiche dei figli
A volte i figli dicono la verità, mettono i genitori davanti alle proprie debolezze e questo potrebbe permettere di rilassarsi rispetto a un ruolo assunto fin troppo rigidamente
scrive Claudia Bruni nel testo Zona d’ombra. Come i genitori attraversano l’adolescenza.
L’arte di fare i genitori richiede anche l’umiltà di accettare critiche avanzate dai più piccoli. Nel confronto tra genitori e figli, l’accettazione di una critica costruttiva da parte di quest’ultimo rimette in discussione l’intero percorso di vita del genitore. Accettando la critica si diventa più autentici e consapevoli di chi si è e di come si possa migliorare.
Il terzo è una ricchezza nel rapporto genitore-figlio
Nel percorso di vita i ragazzi incontrano anche altre figure capaci di instaurare con loro un ottimo dialogo. Questi potrebbero essere adulti, amici dei genitori o insegnanti. Insomma figure terze rispetto alla coppia genitori-figli. Queste figure conducono il ragazzo verso un ruolo più adulto, dal quale poi sarà possibile vedere il proprio genitore sempre più come persona.
Questa intrusione però nel rapporto, non sempre viene accettata dai genitori, che provano dolore sentendo il proprio ruolo minacciato. È opportuno che gli adulti riconoscano i propri limiti, affidandosi a persone esterne capaci di sopperire alle proprie mancanze.
ZONA D’OMBRA
Come i genitori attraversano l’adolescenza
di Claudia Bruni
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