3 attività di risate indotte a scuola
Nell’ultimo decennio la scienza ha affermato che un buon QI favorisce il successo scolastico ma quando la vita comincia ad allontanarsi dal mondo accademico questo non basta per la realizzazione dei propri sogni. Risulta necessaria l’intelligenza emotiva. Lucia Suriano, nel suo libro “Educare alla felicità. Nuovi paradigmi per una scuola più felice”, propone attività di risate indotte a scuola perché funzionale ad un maggiore rendimento scolastico, attenzione degli alunni, benessere del gruppo classe e sviluppo dell’intelligenza emotiva.
3 attività di risate indotte a scuola
Una scuola fondata solo sui voti e sul completamento dei programmi è una scuola incompleta che non tiene conto delle relazioni e degli stati d’animo dei suoi protagonisti. Perciò, Lucia Suriano propone nel suo libro “Educare alla felicità” diverse attività a scuola per allenare la felicità e imparare a comprendere e a gestire le emozioni, le amicizie e se stessi. Ne suggeriamo tre:
- IL SELFIE DI RISATE: un esercizio di due minuti per rinforzare le relazioni all’interno della classe e creare un clima di condivisione. Si devono formare gruppi di tre persone e immaginare di scattare dei selfie, scegliendo insieme come posizionarsi e iniziare a ridere allo scattare della foto da conservare nell’album dei ricordi.
- RESPIRO E MI RIDO: da ripetere per tre volte di seguito per imparare a respirare correttamente e ossigenare corpo e mente. Ogni alunno deve inspirare portando le braccia al petto e dopo qualche secondo di apnea far esplodere la risata portando le braccia in fuori con i palmi delle mani rivolti verso l’alto.
- IL MASSAGGIO RIDENTENTE: è un’attività di cinque minuti da svolgere in coppia uno di fronte all’altro, e permette di prendersi cura dell’altro rispettandone il corpo. Uno dei due alunni guidato dalla voce e dallo sguardo dell’insegnante deve picchiettare delicatamente con la mano a conchiglia la spalla, la schiena e gli arti superiori dell’altro compagno dopo aver avuto il permesso da quest’ultimo. Alla fine i due ragazzi si ringraziano possibilmente guardandosi negli occhi e si scambiano i ruoli.
EDUCARE ALLA FELICITÀ
Nuovi paradigmi per una scuola più felice
di Lucia Suriano
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Foto di Luca Upper su Unsplash